Recensione del libro “Nessuno escluso” di Sandra Rizza

La vicenda narrata nel libro, Nessuno escluso scritto dalla giornalista Sandra Rizza, si svolge in una città del sud, ma potrebbe essere una qualsiasi città di questa “povera Italia strangolata dal nuovo strisciante fascismo, dalla corruzione, dal razzismo, dai continui attacchi alla Costituzione….”.
Un medico, primario ospedaliero, molto benestante, rappresentante della “buona borghesia”, sposato, con due figli, viene accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, accusa poi tramutata in favoreggiamento, grazie ad una legge votata da tutti (con accordi tra destra e sinistra) che arriva quasi ad hoc.
Dietro questa storia scaraventata su tutti i giornali, c’è il dramma umano di una famiglia che si sgretola. Sara la moglie cresciuta in una famiglia dove la moralità, il senso del dovere e il rigore intellettuale sono fondamentali. I due figli adolescenti per la vergogna quasi non escono più di casa e devono affrontare momenti e situazioni anche emotive, nuove per loro cresciuti in un mondo dorato. Il loro idolo, la loro roccia , il padre onnipresente, l’uomo che si era fatto da solo diventando un medico illustre e professionalmente molto valido, diventato all’
improvviso coordinatore provinciale del nuovo partito di destra (svolta che la moglie da sempre comunista non
comprendeva), d’un tratto si scopre che è un delinquente della peggiore specie, un mafioso.

Questo forse è il processo che il medico teme più di quello giudiziario, perché comunque i suoi adesso lo guardano con occhi diversi, Sara non lo riconosce più o forse non lo ha mai conosciuto, non si da pace. Dietro l’angolo, però, lo aspetta una carriera politica di grande prestigio, di grande visibilità voluta fermamente dai suoi capi di partito. Del resto lui non si è mai sentito colpevole, le accuse di certi magistrati” fanatici e integralisti” sono inconcludenti, si potrebbe dire che è una vittima di queste toghe, il cui unico scopo è perseguitare “onesti cittadini”.

La borghesia mafiosa, cosi ben descritta nelle pagine del libro, riprende il suo ruolo. Panta rei, sembra di
poter dire, alla fine tutto scorre con buona pace di tutti.

(Francesco Graziano)