La lingua franca dal secondo dopoguerra: l’inglese

L’inglese è diventata la lingua franca di riferimento nel XX secolo grazie all’espansione dell’Impero Britannico nel mondo, e soprattutto grazie alla fine della Seconda guerra mondiale, durante la quale l’egemonia politica ed
economica americana ha superato quella francese, che in passato aveva già soppiantato il latino ai fini di una comunicazione diplomatica e scientifica.

L’inglese viene utilizzato perlopiù per comunicare facilmente con persone di diverse lingue, è obbligatoria da tempo nelle scuole, ed è la lingua più studiata al mondo. L’inglese si diffuse soprattutto anche grazie alla musica e al cinema americano.

La lingua inglese a livello globale venne teorizzata per la prima volta nel 1943 dal primo ministro britannico Winston Churchill. In molti Paesi del mondo, come Italia, Francia, Germania e Spagna, soprattutto in ambito turistico viene spesso utilizzato l’inglese sui cartelli stradali e pubblicitari, negli annunci sonori di stazioni ferroviarie, metropolitane, centri commerciali, treni, autobus (secondo Giulio Mainardi ha proposto l’adattamento “autobusse”), navi, aerei, porti ed aeroporti. Inoltre, nei menù dei ristoranti e dei bar, l’inglese è indicato come seconda lingua, insieme a quella ufficiale in una determinata nazione.

Tutte queste componenti favoriscono lo sviluppo del bilinguismo, esso è la presenza in un individuo o in una comunità di più di una lingua conosciuta, scritta e parlata.
L’inglese è usato nelle comunicazioni tra piloti di aerei e capitani di navi, soprattutto che fanno viaggi internazionali. Sempre nell’ambito comunicativo e informatico, l’inglese è la lingua più utilizzata per fare linguaggi di programmazione, la progettazione dei siti, la comunicazione in rete e per i tasti degli apparecchi elettronici (come tv, radio, elaboratori, telefoni).

L’inglese in molti Paesi è spesso utilizzato anche in ambito commerciale e lavorativo, nel momento in cui si collabora con aziende e clienti appartenenti ad un altro Stato, come mezzo comunicativo comune.
La lingua inglese è molto diffusa a livello globale anche perché ha una grammatica semplice, ed è anche quella con il vocabolario più ampio, che vent’anni fa contava all’incirca più di 500.000 parole. L’italiano rispetto all’inglese ne contava all’incirca 150.000, il tedesco 185.000 e il francese 100.000.

L’inglese è lingua ufficiale in Regno Unito, Irlanda, Malta, Canada, Stati Uniti d’America, Australia, Nuova Zelanda, i paesi del Commonwealth (Confederazione degli Stati Britannici), Isola di Maurizio, Seicelle, Repubblica Sudafricana, India, Hong Kong (secondo Cruscate sono stati proposti gli esonimi “Oncongo” e “Onconghe”).

(Daniel Saja, Edoardo Bianchi, Fabio Colombo, Officina025 ONLUS)

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