Un personaggio della TSI: L’Uomo Mascherato

Circa tre anni fa abbiamo scritto un articolo sul trovatore mascherato, personaggio della TSI (attualmente RSI), però non fu molto approfondito. Ora dopo aver trovato altre informazioni sulla sua figura, abbiamo costruito un articolo più ricco di particolari e che approfondisce la sua storia.
Nello stesso libro di Martin Lambie-Nairn c’è un lungo sguardo su come è stato creato il marchio TSI. Ciò è stato fatto nel corso di un processo di tre anni guidato dallo stesso Martin Lambie-Nairn e da Sarah Davies, con Daniel Barber impegnato nel lavoro su identificativi e stacchi pubblicitari.

Secondo Martin Lambie-Nairn, l’eccesso di canali italiani stava divorando il pubblico di TSI, e la mancanza di
una vera strategia di marchio era parte di quel processo. In collaborazione con Augusto Chollet (allora capo della presentazione dell’emittente) e Armando Bardinello (direttore effettivo), si decise di riorientare il marchio sulla qualità dei contenuti di notizie e attualità, ma anche di rendere il marchio più attraente per il pubblico più giovane e riflettere la cultura svizzero-italiana della regione e il suo legame con la Società Svizzera di Radiodiffusione (incluso il mantenimento del logo del diamante, che era stato abbandonato dai servizi di lingua tedesca e francese).
Il risultato fu il trovatore mascherato, disegnato dal modista Michele Januzzi, che fu deliberatamente progettato per non essere né aristocratico né contemporaneo, ma riflettere anche la cultura svizzero-italiana. La figura divenne popolare tra il pubblico e tra la fine del 1993 e il 1996 furono realizzate tre serie di idents (sigle identificative), con la figura del trovatore che fu persino imitata come travestimento nei carnevali di Lugano e Venezia dalla gente del posto.

I produttori disegnarono una figura misteriosa, ma lontana dall’immaginario sinistro di un “Batman” (letteralmente “Uomo Pipistrello”) o di un qualsiasi vendicatore mascherato. La maschera, di colore grigio-argento, aveva nel suo disegno dei raggi solari sulla parte alta. Fu scelto per il costume un colore rosso brillante, che potesse risaltare le località caratteristiche della Svizzera, ovvero i luoghi in cui appariva il trovatore. Tra le località visitate dall’eroe ci sono: Arogno, il Castello di Montebello a Bellinzona, la Casa Riva a Lugano e Bissone.

La scelta delle località fu eseguita per far riconoscere al pubblico i luoghi del Canton Ticino, nei suoi spettacoli il trovatore faceva: sputafuoco, giocoleria, trucchi di magia con le colombe e altro ancora.
Il personaggio ironizzava su alcune pubblicità britanniche: prima quella di Pizza Hut, che faceva satira su BBC2; poi quella di Hamlet “Channel 5”, che faceva la caricatura a Channel 4. Inoltre, il costume appariva anche nel Carnevale durante la sfilata del Martedì Grasso, ispirandosi a un’altra figura tipica della festività.

Riuscì a rimanere in onda per tre anni, prima di essere abbandonato nel 1997, quando la TSI lanciò il suo secondo canale.
L’attore che interpretò questo ruolo fu l’inglese Joplin Sibtain, in arte “Chook”.

(Daniel Saja, Edoardo Bianchi, Fabio Colombo, Officina025 ONLUS)