Un pittore manierista: Tintoretto

Tintoretto, nome d’arte di Jacopo Robusti, secondo alcuni Jacopo Comin, è stato un pittore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia e uno dei massimi rappresentanti della pittura veneta e dell’arte manierista, ed è anche considerato uno dei più grandi pittori del Rinascimento.

Il nome d’arte “Tintoretto” gli derivò dal mestiere del padre, tintore di tessuti di seta. Tintoretto è nato a Venezia nel 1518. Suo padre si chiamava Giovanni Battista Robusti.
A Tintoretto sono stati attribuiti ben 130 disegni, i suoi dipinti riguardano aspetti religiosi, ritratti di ricchi signori veneziani e autoritratti. Il soggetto di cui ha raffigurato più opere, fu l’ultima cena, di cui esistono almeno otto tele.

L’ultima cena (1594) è un dipinto realizzato tra il 1592 e il 1594 e conservato nella basilica di San Giorgio Maggiore a Venezia. Si tratta di un’opera perfettamente sul linea con gli altri dipinti del Materialismo del pittore, prevale una prospettiva angolare in cui gli apostoli non vengono messi in centro della scena, che invece vene occupata da personaggi accidentali, come la donna che cerca un piatto in una Tinozza o i servitori
che prendono i piatti del tavolo. L’opera raffigura il momento del’ istruzioni dell’eucarestia, diversamente da come Fece Leonardo, che raffigurò il momento prima del tradimento di Giuda ai danni di Gesù.
Le sue opere più famose sono: “Ultima cena” (1594); “San Marco libera uno schiavo” (1548); “Origine della Via Lattea” (1575); “Crocifissione” (1566); “Paradiso” (1594); “Ritrovamento del corpo di San Marco” (1562); “Autoritratto” (1588); “Susanna e i vecchioni” (1555).
Morì nella stessa città di Venezia il 31 maggio 1594 per una febbre durata due settimane, e fu sepolto tre giorni dopo nella chiesa di Madonna dell’Orto, nella cripta della famiglia Episcopi.
Nel 2022 è uscito un filme documentario, diretto da Erminio Perocco, intitolato “Tintoretto. L’artista che uccise la pittura”, coprodotto da ARTE e ZDF.

(Daniel Saja, Edoardo Bianchi, Fabio Colombo, Officina025 ONLUS)