La scoperta dell’America e le tre Caravelle di Colombo: Nina, Pinta e Santa Maria

L’America è stata scoperta per la prima volta dal navigatore ed esploratore italiano Cristoforo Colombo il 12 ottobre 1492, partendo da Palos de la Frontera in Spagna, e facendo rotta alle Isole Canarie per attirare i venti la mattina del 3 agosto dello stesso anno tramite le tre caravelle Pinta, Santa Maria e Niña.

Inizialmente Colombo pensava di essere arrivato in India, e per questo i nativi americani vennero definiti come “indiani”. Questa spedizione dimostrò la sfericità della Terra, in contrapposizione all’idea che potesse essere piatta. Il nome “America” è un omaggio al celebre navigatore, esploratore e cartografo italiano Amerigo Vespucci, coniato dal cartografo e umanista tedesco Martin Waldseemüller nel 1507.
L’America è anche chiamato il “Nuovo Mondo” e ha pure segnato il passaggio tra il Rinascimento e l’Umanesimo. In origine in America era abitata dagli indigeni. Grazie alla scoperta dell’America sono stati portati in Europa la patata, il tomato, il mais, l’ananas, il peperone, il chili, il fagiolo, la zucca, l’arachide, il fico d’India, il cacao e il tabacco.
A proposito dei navigatori Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci, Colombo nacque a Genova tra il 26 agosto e il 31 ottobre 1451 e morì a Valladolid (in passato italianizzato in “Vallisoleto”) il 20 maggio 1506, mentre Vespucci nacque a Firenze il 9 marzo 1454 e morì a Siviglia il 22 febbraio 1512.
L’acquario di Genova è stato inaugurato nel 1992, in occasione dei 500 anni dalla scoperta dell’America, mentre l’aeroporto di Genova prende il nome da Cristoforo Colombo.
Sempre in occasione del 500esimo anniversario il regista statunitense Ridley Scott ha realizzato un film “1492 – La conquista del paradiso”.
Il cantautore italiano Fabrizio De André ha citato Cristoforo Colombo in un suo concerto, dicendo che per lui non fosse giusto festeggiare la scoperta dell’America, per le conseguenze che ha avuto soprattutto sulla popolazione dei nativi.

(Daniel Saja, Edoardo Bianchi, Fabio Colombo, Officina025 ONLUS)