Il poeta che ha creato la lingua italiana: Dante Alighieri

Dante Alighieri, noto anche come Durante di Alighiero degli Alighieri, è stato un poeta, scrittore e politico italiano. È considerato da molti il padre della lingua italiana. Il nome “Dante” è un vezzeggiativo di “Durante” secondo una testimonianza del figlio Jacopo Alighieri, mentre il cognome “Alighieri” si diffuse soprattutto con Boccaccio. Proprio grazie a Boccaccio, che diffuse tra le corti l’opera dantesca, si deve la denominazione di “Divina Commedia”, perché Dante stesso preferiva invece definirla solamente “Comedìa”.

Dante nacque probabilmente a Firenze tra il 14 maggio e il 13 giugno 1265. La sua opera più famosa al mondo è la “Divina Commedia” che iniziò a scrivere dal 1300 fino alla sua morte avvenuta nel 1321. La Divina Commedia è universalmente considerata la più grande opera scritta in lingua italiana ed è uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale, espressione della cultura medievale filtrata attraverso la lirica del Dolce Stil novo. La Commedia è anche veicolo allegorico della salvezza umana, che si concretizza nel toccare i drammi dei dannati all’Inferno, le pene del Purgatorio e le glorie celesti del Paradiso. Ciò ha permesso a Dante di offrire al lettore uno spaccato di morale ed etica importante, rendendo Dante un linguista, teorico, politico e filosofo nello spazio all’interno dello scibile umano. Oltre alla “Divina Commedia” ci furono altre opere famose come una serie di sonetti (tra cui quelli dedicati a Beatrice, il “Dolce Stil Novo”), la “Vita Nova”, il “De Monarchia”, il “De Vulgari Eloquentia”.

Dante morì probabilmente a Ravenna nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321 per una malaria, poiché venne esiliato a causa delle sue posizioni politiche.

Nel 2015 venne composta un’opera musicale ispirata alla Divina Commedia, intitolata “Commedia Ensemble San Felice” e diretta da Federico Bardazzi, mentre nel 2022 è uscito un film su Dante diretto da Pupi Avati.

Nel 2021 vennero commemorati i 700 anni della sua morte, in cui alcuni enti pubblici (come la Crusca) colsero l’occasione per festeggiare la lingua italiana.

(Daniel Saja, Edoardo Bianchi, Fabio Colombo, Offcina025 ONLUS)