Grida d’odio e l’accettazione di sé stessi: il nuovo singolo degli Out

Nati in provincia di Varese a metà 2020, gli Out sono un mix di influenze punk, post-punk ed underground. Negli ultimi tre anni hanno avuto modo di solcare i palchi di Varese e provincia, portando un sound vivace ed in costante crescita. In questo 2023 la band, composta da Gianluca Vasco (voce e chitarra), Gianluca Dall’Osto (chitarra e cori), Andrea Baldo (basso e cori) e Valentina Crespi (batteria), ha pubblicato il singolo Cosmo ed ora si prepara a far uscire Grida d’odio.

Il brano uscirà ufficialmente il 27 ottobre e nasce, a livello compositivo, dopo una notte insonne, una di quelle in cui è complicato raccontare qualcosa di profondo in sé, ma in cui la sola composizione di parole e musica può portare a semplificare ciò che vuole essere espresso e a trovare la forza di accettare un lato del proprio carattere.

La melodia rimanda a suoni propri del punk e dell’alternative, mantenendo fede alle premesse con cui il gruppo è nato. Nella prima strofa c’è un attacco all’indifferenza di chi pensa solo a sé stesso, mentre un uomo è morto. Un ulteriore attacco è a chi mette alla gogna mediatica dopo essere stato indifferente, perché ora è il narratore a dire di aver ucciso l’uomo. Nel ritornello mette alla prova la propria insicurezza, chiedendosi se è proprio sicuro di quello che ha fatto e di ciò che è.

La domanda posta non trova risposta e nella terza strofa l’uomo che muore sembra proprio il narratore stesso, ma egli non vuole nessun conforto ed è pronto ad accogliere e accettare le grida d’odio che il pubblico gli farà quando salirà sul palco. Verso la fine del pezzo il protagonista assume consapevolezza delle proprie insicurezze e di quello che è, accettando tutto di sé ed inizia a sperare, a sparare e a sognare (testualmente c’è un rimando a quel Jurij dei CCCP, che sparando e sperando inizia a sognare un mondo differente da quello in cui viveva, mirando soprattutto a ciò che lo inquietava).

L’uomo che muore è simbolo della rinascita, ovvero di chi non teme più la propria insicurezza e trova il coraggio di affrontarla, sviscerarla ed accettarla come una qualsiasi condizione umana. Perché l’insicurezza è così, cruda e spietata, ma gli Out ci ricordano che accettandola, si possa rendere chi è insicuro indifferente alle Grida d’odio che gli verranno rivolte da coloro che vorranno ucciderlo e minare alla stabilità sul percorso che lo porterà a realizzarsi e a realizzare i propri sogni.

(Davide Bonamici)