Un’importante rivoluzione del ‘900: la Rivoluzione di febbraio

La Rivoluzione di febbraio fu la prima fase della Rivoluzione russa del 1917, ed è iniziata nel periodo della Prima guerra mondiale.
La Rivoluzione di febbraio iniziò il 23 febbraio, secondo il calendario giuliano (8 marzo nel calendario gregoriano), la rivolta degli operai e dei soldati di Pietrogrado causò la caduta dello zar (raramente adattato in “zaro”) e la formazione di un governo temporaneo, controllato da forze liberali e moderate. Affianco al potere del governo, crebbe il potere parallelo dei soviet (raramente adattato in “sovieto”), i consigli eletti dagli operai e dai soldati.

La Rivoluzione di febbraio si concluse il 27 febbraio, secondo il calendario giuliano (12 marzo nel calendario gregoriano), con l’abdicazione dell’imperatore Nicola II. Otto mesi dopo, la Rivoluzione d’ottobre portò al potere i bolscevichi, i quali vennero sterminati lo zar e la sua famiglia nel luglio 1918.

Il bolscevismo è una corrente del pensiero politico di Karl Marx (in passato semi-tradotto con “Carlo Marx”), sviluppatasi all’inizio del Novecento all’interno del Partito Operaio Socialdemocratico Russo e concretizzatasi
nella formazione del Partito bolscevico, poi Partito Comunista dell’Unione Sovietica.
Il capo dei bolscevichi fu Lenin. A lui furono contrapposti Martov, capo dei menscevichi, e Trotsky, che venne esiliato in Messico al compimento della Rivoluzione d’Ottobre.

La Rivoluzione di febbraio del 1917 ha portato la fine del governo zarista in Russia, aprendo la strada per il processo rivoluzionario che avrebbe poi condotto alla Rivoluzione d’Ottobre. Il regime comunista, nato da quest’ultima rivoluzione, portò alla nascita dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), che durò fino al 1989, con l’affermazione di Gorbacev e dei concetti di glasnost (letteralmente “trasparenza”) e perestrojka (letteralmente “ricostruzione”), che portarono alla nascita della Comunità di Stati Indipendenti (CSI) e alla caduta del Muro di Berlino.

Tra il primo capo, Lenin, e l’ultimo, Gorbacev, ci furono anche: Stalin, Kruscev, Breznev, Andropov e Cernenko.

(Daniel Saja, Edoardo Bianchi, Fabio Colombo, Officina025 ONLUS)