Un’amara verità messa a nudo: Teenage Queen dei Millennial Daze

Una reginetta, finto-alternativa, che tutti bramano e che tutti vogliono, ma che crescendo si sta accorgendo quanto sia di plastica il mondo che la circonda. Così potremmo definire la Teenage Queen cantata dai Millennial Daze, giovane gruppo punk novarese.

La prima strofa introduce la ragazza, che ride sul divano e vanta di essersi costruita da sola, diventando molto ambita da tutti e sottolineando la sua posizione di scelta delle persone con cui passare il proprio tempo. Già nel ritornello, però, la band sottolinea il suo percorso di crescita e il suo accorgersi di quanta finzione ci sia intorno a lei, che inizia a ritrovarsi adulta e a perdere la forza dell’immagine che si è costruita negli anni.

Nella seconda strofa inizia a confessare, all’interlocutore, la sua dipendenza dalla figura che si è creata, pur avvertendo un senso di vuoto intorno a sé. Sul divano ride ancora, ma forse con più amarezza e meno spavalderia, raccontando dei percorsi che intraprende e mostrando il suo tatuaggio sulla schiena, una piccola nota d’orgoglio per non cedere al vuoto che la sta circondando.

Il ritornello, ripetuto due volte, chiude questo energico brano punk, che ricorda nelle sonorità i Green Day, in cui la Teenage Queen sembra soccombere alla realtà dei fatti e sentendosi sempre più persa nel mondo in cui vive.

Terza pubblicazione per la nuova era dei Millennial Daze che, dopo Choke the enemy e Paranoia, ritornano con questa dirompente canzone e mettono a nudo la realtà di una ragazza che sta passando dall’adolescenza ai primi stadi dell’essere adulta, soffrendo per la falsità che la circonda e dovendo ricercare ciò che è veramente per non sentirsi persa.

(Davide Bonamici)