Una sanguinosa sconfitta italiana: la Battaglia di Caporetto

La battaglia di Caporetto, o dodicesima battaglia dell’Isonzo, conosciuta in Italia e all’estero anche come “rotta” o “disfatta di Caporetto”, fu uno scontro combattuto sul fronte italiano della Prima guerra mondiale, tra le forze
congiunte degli eserciti austro-ungarico e tedesco, contro il Regio Esercito italiano.

L’attacco austro-ungarico inizia il 24 ottobre del 1917 alle ore 2:00 contro le linee della Prima e della Seconda Armata italiana sulla linea tra Tolmino e Caporetto, che ha portato alla più importante disfatta nella storia dell’esercito italiano. Reparti scelti, fra i quali quello del tenente Erwin Rommel, travolgono le difese ancora atterite, rompono il fronte e minacciano di aggirare la Terza Armata.

In pochi giorni una fiumana di sbandati, che non ubbidisce più agli ordini e che gli alti comandi non sono in grado di riorganizzare, si ritira verso il Piave. Le cifre sono allucinanti: 11.000 morti, 29.000 feriti, quasi 300.000 prigionieri, altrettanto sbandati e oltre 300.000 profughi, l’intero Friuli occupato.
Il generale Luigi Cadorna incolpa gli esausti reparti italiani di disubbidire agli ordini, la realtà è ben diversa e la responsabilità ricade sullo stesso generale che verrà sostituito da Armando Diaz.

La disfatta finì il 12 novembre del 1917. Dopo la disfatta di Caporetto l’esercito si riorganizzerà sul Piave, anche grazie all’arruolamento forzato dei Ragazzi del ’99.

Tra i filmi più importanti sulla disfatta di Caporetto vi è “La grande guerra” di Mario Monicelli prodotto nel 1959. Dalla controffensiva del Piave nasce la canzone de “La leggenda del Piave”, composta da Ermete Giovanni Gaeta nel 1918.

(Daniel Saja, Edoardo Bianchi, Fabio Colombo, Officna025 ONLUS)