Mary Shelley, nata come Mary Wollstonecraft Godwin, è stata una scrittrice, saggista e filosofa britannica. Figlia della filosofa Mary Wollstonecraft, precorritrice del femminismo, e del filosofo e politico William Godwin, a 16 anni si dichiarò a Percy Bysshe Shelley, all’epoca già sposato, e i due fuggirono in Europa.
È nota soprattutto per aver creato “Frankenstein” o il “Moderno Prometeo” (una traduzione italiana arcaica che non si è mai diffusa è “Franchensteino”), che venne pubblicato per la prima volta nel 1818.
Mary Shelley nacque a Londra il 30 agosto 1797.
Frankenstein è in realtà il nome di un giovane scienziato svizzero, appassionato di filosofia e di scienze naturali. Il giovane, tentando un nuovo esperimento con parti di cadaveri ricuciti insieme, diede vita a un uomo da lui creato. Il romanzo ha anche un’origine assai curiosa, in quanto nasce da una gara letteraria tra amici. Durante la piovosissima estate del 1816, Mary e Percy soggiornano in una villa sul lago di Ginevra con John Polidori (1795-1821), ospitati da Lord Byron (1788-1824), ed è proprio lì che prese vita l’idea di un mostro come anche quello del vampiro Dracula, che inspirerà il romanzo di Bram Stoker.
L’incontro venne organizzato dalla sorellastra di Mary, Claire Clairmont, il quale aspettò una figlia di Byron dopo essere stata la sua compagna a Londra. In quel periodo Byron perse l’interesse per Claire ma in Percy
Shelley aveva trovato un buon amico.
Il viaggio avvenne nell’anno senza estate, conosciuto anche come l’anno della povertà e “Eighteen hundred and froze to death” (“1800 e si moriva di freddo” nei paesi di lingua inglese), anno durante il quale gravi anomalie al
clima estivo devastassero i raccolti nell’Europa settentrionale, negli stati americani del nord-est e nel Canada orientale.
Il 1º febbraio 1851, a Chester Square, Shelley morì all’età di 53 anni per quello che venne definito un presunto tumore al cervello.
L’opera della Shelley è stata ripresa in numerosi filmi, tra cui: “Frankenstein” di James Whale e interpretato da Colin Clive (1931); “Frankenstein Junior” di Mel Brooks e interpretato da Gene Wilder (1974).


(Daniel Saja, Edoardo Bianchi, Fabio Colombo, Officina025 ONLUS)