Una famosa città di confine italiana: Trieste

Trieste è il capoluogo della regione Friuli-Venezia Giulia, nel nord-est d’Italia. Città portuale, occupa una minuscola striscia di terra tra l’Adriatico e il confine sloveno, che corre lungo l’altipiano del Carso, caratterizzato da roccia calcarea. Le influenze italiane, austro-ungariche e slovene sono evidenti nell’intera città, che comprende un centro storico medievale e un quartiere neoclassico del periodo austriaco.

La superficie di Trieste è di 84 chilometri quadrati, mentre la popolazione è di 204.234 abitanti.
L’attuale sindaco di Trieste è Roberto Dipiazza.
I piatti tipici di Trieste sono: gli strucoli (versione italiana dello strudel), la jota, la minestra de “bobici”, gli gnocchi di pane, il cotto in crosta, il gulasch (viene tradotto da Pellegrino Artusi in “gulascia”), i ćevapčići, la “caldaia”, le patate in tecia.
Un famoso vento triestino è la bora, tanto che gli abitanti si devono reggere a delle catene, apposte sui muri delle case, per evitare di essere portati via dal vento.

I monumenti famosi di Trieste sono: il Castello di Miramare, la Piazza Unità d’Italia, il Castello di San Giusto, la Risiera di San Sabbia, il Museo Revoltella, la Statua di James Joyce, il Faro della Vittoria, il Molo Audace, la
Grotta Gigante, la Cattedrale di San Giusto Martire, la Fontana dei Quattro Continenti, il Teatro Romano di Trieste, il Monumento Foiba di Basovizza, l’Arco di Riccardo, il Tempio serbo-ortodosso della Santissima Trinità e di San Spiridione, l’Immaginario Scientifico Trieste – Museo della Scienza.

Durante la Seconda guerra mondiale Trieste fu contesa, tanto che i partigiani iugoslavi la presero ancor prima di Lubiana, nella città ci furono conflitti tra i titini e gli italiani, che portarono successivamente alla nascita del TLT (Territorio Libero di Trieste). Questo stato de facto (di fatto) nacque dopo alcune trattative tra l’Italia e la Iugoslavia ed ebbe vita fino al 1954, anno in cui Trieste venne annessa nuovamente all’Italia, per festeggiare questo episodio il governo ammise al Campionato di Calcio di Serie A la Triestina. Nel 1945 fecero impressione le scritte sui muri della città, ad opera dei partigiani iugoslavi, che recitavano la frase “Trst je naš” (Trieste è nostra).

Ha dato i natali alla nota cantante italiana Elisa Toffoli, alle scrittrici di narrativa per bambini italiane Nicoletta Costa e Susanna Tamaro, all’ex (in italiano “già”) calciatore e allenatore italiano Cesare Maldini. Un letterato e scrittore molto importante nato a Trieste fu Italo Svevo, autore de “La coscienza di Zeno”, che venne influenzato dagli scritti di James Joyce e Sigmund Freud.

(Daniel Saja, Edoardo Bianchi, Fabio Colombo, Officina025 ONLUS)