I 20 anni sono arrivati e, in un battito di ciglia, si portano via l’adolescenza e tutto ciò che di bello si è vissuto con lei. Inizia con questa amara presa di coscienza Amore Teenager di Vince, con la doppia ripetizione del ritornello in apertura del brano.
Le prime due strofe parlano della sofferenza vissuta dall’autore durante questo passaggio, in cui da adolescente si appresta a diventare adulto e in cui vede mutare le proprie problematiche. L’ansia di questo passaggio si avverte e non maschera le preoccupazioni che sta vivendo l’autore, che ora deve ricercare delle nuove stabilità e adattarsi al suo diventare adulto. Il Pre-chorus rivendica il suo voler fare un salto nel tempo, per ritornare indietro e recuperare gli attimi ormai persi, mentre l’ansia per il tempo passato torna con ancor più forza nel ritornello.
Nelle ultime due strofe, il narratore si concentra sulla caducità del tempo, che passa e si porta via tutto: gli amori, le serie televisive , la sigaretta e l’ombra di pomeriggio. Figure retoriche per dire che tutto si consuma, anche se restano i ricordi, ma l’ansia non passa e lui cerca di ignorare il suono della sveglia, che gli ricorda quanto sia cresciuto e quanto siano cambiate le sue priorità nella vita. Il pop punk, di cui si compone il brano, ci guida con la ripetizione per quattro volte del ritornello e chiude il sipario sul racconto di una fase della vita.
Amore Teenager di Vince racconta questa fase di transizione, in cui cambiano priorità, necessità e in cui si ricercano nuove stabilità, con l’ansia di capire come sarà l’essere adulti e con la nostalgia di quello che ci si sta lasciando alle spalle.
(Davide Bonamici)