Il Fuji (in giapponese 富士山, pronunciato “Fuji-san”) è un vulcano alto 3.776 m situato sull’isola giapponese di Honshū; è la montagna più elevata del Giappone, e si è formata più di 100.000 anni fa.
Il nome giapponese “Fuji” significa letteralmente “senza eguali”, “incomparabile” o “secondo a nessuno”.
Il monte Fuji è il simbolo del Giappone e la montagna sacra più venerata dai giapponesi, in passato fu meta dei pellegrinaggi per gli shugenja, praticanti di un culto della montagna chiamato “Shugendo”.
Il vulcano è inattivo dal 1708. Il primo a scalare il Fuji fu Enno Otsuno. Alla base nord-est della montagna è situata la foresta di Aokigahara, che si è formata in seguito all’eruzione Jōgan del Fuji nell’864. La sua vegetazione è composta essenzialmente da boschi di conifere (Tsuga sieboldii e cipressi) o di alberi caduchi come la quercia del Giappone.
Al Fuji ci sono animali come: tigri, leoni, ghepardi, giraffe, rinoceronti, ecc. La fauna del Fuji ha più di 37 specie di mammiferi, tra cui alcune specie autoctone come il capricorno del Giappone. Includono, tra le altre, specie
animali quali l’orso tibetano, volpi e scoiattoli.
Una famosa serie di dipinti sul Fuji è “Trentasei vedute del Monte Fuji”, realizzata dall’artista giapponese Katsushika Hokusai tra il 1826 e il 1833; in particolare il dipinto “La grande onda di Kanagawa”, è stata poi ripresa successivamente nella copertina del nuovo libro sugli anglicismi di Antonio Zoppetti “Lo tsunami degli anglicismi. Gli effetti collaterali della globalizzazione linguistica” (goWare, 2023).
(Daniel Saja, Edoardo Bianchi, Fabio Colombo, Officina025 ONLUS)